I PRINCIPI DELLA POSTUROLOGIA
LA SUPERFICIE CUTANEA PLANTARE
L'esocettore plantare permette di situare l'insieme della massa
corporea in rapporto all'ambiente, grazie a delle misure di pressione
a livello della superficie cutanea plantare. Quest'ultima rappresenta
l'interfaccia costante tra l'ambiente ed il S.P.F.. Essa è ricca
in recettori e possiede una soglia di sensibilità molto performante.
I recettori che verosimilmente c'interessano di più i recettori
di pressione, i baropressori, e noi sappiamo che percepiscono le
pressioni da 0,3 gr.. Essi permettono di dare delle informazioni
sulle oscillazioni dell'insieme della massa corporea e si comportano
dunque come una piattaforma stabilometrica. Le informazioni plantari
sono le uniche a derivare da un recettore fisso direttamente a contatto
con un ambiente immobile rappresentato dal suolo.
GLI ENDOCETTORI
L'entrata oculo-motrice permette di comparare le informazioni di
posizione fornite dalla visione a quelle fornite dall'orecchio interno
grazie ai sei muscoli oculi motori, che assicurano la motricità
d'ogni globo oculare. L'entrata rachidea ha per scopo di informare
il sistema posturale sulla posizione d'ogni vertebra e quindi la
tensione d'ogni muscolo. L'entrata propriocettiva podalica, grazie
al controllo dello stiramento dei muscoli dei piedi e della gamba,
situa il corpo in rapporto ai piedi. L'entrata rachidea e l'entrata
propriocettiva podalica formano una continuità funzionale, un'estesa
catena propriocettiva che riunisce i recettori cefalici ai recettori
podalici (Roll) e dunque permette di situare l'orecchio interno
e gli occhi in rapporto ad un recettore fisso costituito dai piedi.
Ciò consente una codificazione delle informazioni spazio-temporali
cefaliche.
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